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divani in viaggio
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La letteratura, specchio della società, è stata sempre costellata di personaggi maschili arroganti, prepotenti nei confronti delle donne e intenti a mostrare la loro forza e superiorità.
Partendo dal Decamerone di Boccaccio ed arrivando ai romanzi più moderni, l'autore prende ad esempio alcune figure maschili note della letteratura.
L'intento non è quello di condannarle moralmente, pur prendendone le distanze, ma di inquadrarle nel contesto in cui sono nate.
"Se il maschile è inteso come potente, arrogante, violento, sopraffattore, egoista e famelico, allora ve ne sarà traccia anche nelle opere letterarie che abbiamo amato [...] E di conseguenza quelle opere ci avranno restituito una legittimazione della mascolinità, che ha contribuito a consolidare la cultura virile."
Il titolo del romanzo è in realtà una frase pronunciata da una donna, Lucia dei Promessi Sposi, quando rapita dall'Innominato, nel momento di fragilità più assoluta della sua esistenza, schiaccia l'uomo grazie alla sua grandezza d'animo pronunciando la frase: "Sono qui: m'ammazzi."
Sono qui: m'ammazzi di Francesco Piccolo
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