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divani in viaggio
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Il professor Borgna, illustre neuropsichiatra recentemente scomparso, è stato dal 1963 direttore del servizio psichiatrico dell’Ospedale Maggiore di Novara.
Dedica questo saggio al suicidio femminile, soffermandosi su alcune donne in particolare, tra cui Antigone, Simone Weil, Virginia Woolf fino a concentrarsi nello specifico su Antonia Pozzi e sulle sue poesie.
Il suicidio è un mistero, le cui cause sono difficili da individuare. "Non ci sono solo fragilità dell’anima e del corpo che si riconoscono facilmente, ma ci sono fragilità che si nascondono nella timidezza e nella mancanza di speranze. Sono fragilità che ci passano accanto nella vita di ogni giorno, e non è facile riconoscerle."
Lo psichiatra si concentra sull'anima più che sugli aspetti patologici del suicidio e lo fa accostandosi con delicatezza e sensibilità alle parole delle donne sopra citate.
Legge e viene profondamente toccato dalle poesie di Antonia Pozzi, dai suoi versi intrisi di dolore e disillusione, legge in ascolto di un male profondo.
Scrive con un'intenzione ancora più nobile:
"Non saremmo vissuti invano, lo vorrei ripetere ancora una volta, se siamo stati capaci di ascoltare le voci del dolore e della disperazione che fanno rivivere il suicidio, quello femminile in particolare, come un richiamo, al quale non si possa resistere."
L'ora che non ha più sorelle di Eugenio Borgna
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