Un mondo di libri:

Foreste della Kirghisia, anni '60.

In un avamposto della guardia forestale vive un vecchio, chiamato da tutti Momum il Lesto.

Con lui abitano la moglie e il nipotino di sette anni, abbandonato dai genitori.

Il piccolo è circondato dal mondo affascinante della natura, da un nonno che riempie la sua immaginazione di meraviglia sognante, nonostante la durezza estrema delle loro vite.

"Aveva due favole. Una sua, di cui nessuno era a conoscenza. E l’altra, quella che raccontava il nonno. Poi, non ne rimase niente. È questa la storia."

L'incanto si spezza quando piano piano anche il nonno cade sconfitto da quel mondo di adulti fatto di spietatezza; il bambino non avrà più negli occhi sognanti quel battello bianco che scorgeva nel lago con un binocolo, seduto sulla collina, immaginando di essere un pesce.

Una favola amara descritta attraverso l'innocenza e i pensieri di un bambino, il racconto poetico di un amore che si scontra con l'asprezza del mondo reale.

Il battello bianco di Čyngyz Ajtmatov