Un mondo di libri:
divani in viaggio
divani in viaggio
Una distopia contemporanea.
Una donna, che lavorava per una ditta di diserbanti, ha deciso di denunciare le attività illegali dell'azienda e per questo motivo è stata punita.
Quando i suoi due figli, Bri e Rose, tornano a casa, trovano il perimetro dell'abitazione marchiato di vernice rossa, segno che lo stato ha deciso di cancellare quella casa e le persone che ci abitano.
Per questo motivo fuggono insieme a Leif, il compagno della madre, che li lascia in un rifugio provvisorio in attesa di rintracciare la compagna.
I bambini sono tra i pochi a non avere dispositivi elettronici, su volere della madre, e per questo motivo non sono né schedati né rintracciabili dal sistema.
Nei giorni dell'attesa, Rose passeggia fino ad un campo in cui stringe amicizia con un cavallo che chiamerà Gliff, un nome dai mille significati: "breve istante. Somiglianza momentanea. Visione improvvisa o casuale. Occhiata di sfuggita. Paura improvvisa. Vaga traccia o accenno. Sentore. Pisolino. Lieve malessere o indisposizione. Zaffata. Sbuffo.", che terrà viva in lei la fiamma della speranza.
Il romanzo si muove tra passato, quella della fuga dei ragazzi, e il presente di Brian in una società in grado di controllare tutti gli individui e di togliere loro la loro identità.
I protagonisti sono l'emblema della libertà, che comporta una marginalità sociale ma conferisce loro l'indipendenza dalla tecnologia che governa il mondo in maniera repressiva.
Bri e Rose appartengono ad un gruppo di poche persone invisibili, portavoce di libertà di linguaggio, di diritti civili e di giustizia. Tematiche care alla scrittrice che utilizza la distopia profetizzando i rischi di un futuro prossimo.
Gliff di Ali Smith
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