Un mondo di libri:

Roma.

Aurora è un donna nata negli anni '70 e proveniente dalla periferia romana. La sua è una famiglia tutta di donne: la nonna e la madre per scelta o per destino hanno cresciuto le proprie figlie da sole, senza un uomo.

Ora è un donna matura, segnata da scelte altrui che sembrano averle quasi trasmesso geneticamente il vuoto creato dalla solitudine.

Ha un matrimonio ed una figlia, quando decide di trasferirsi a Nuova Ostia, dove incontra Viola, una donna di cui si innamora.

Ma Aurora continua a portare con sé il fardello del passato, di quel modo di amare che le è stato insegnato, mentre Viola tenta di farla camminare verso il futuro.

Un romanzo che esplora i sentimenti e i legami familiari e la storia dal dopoguerra fino ai giorni nostri, soffermandosi in particolare su alcuni episodi come la resa di Roma, gli anni di piombo, gli attentati terroristici, le morti per amianto, la criminalità della periferia romana.

Episodi che sembrano un excursus documentaristico in bianco e nero intramezzati alla storia a colori dei personaggi.

"Aurora, io sono cinquecento chilometri di cicatrice metallica sulla tua superficie, il corpo del tuo reato. Ma quella cicatrice rimane dov’è a causa del tuo stesso magnetismo.

Allora portami come un trofeo, come la tua ferita. Tu, che eri una stella grande come il Sole e ora sei un residuo opacizzato, e hai le dimensioni della Terra, e hai legami con tutto l’universo, come roccia e smeraldo."

Dimmi che sei stata felice di Maria Grazia Calandrone