Un mondo di libri:

Asti, 2013.

Il tempo è ucronico, in un'Italia in cui il fascismo imperversa ancora e Mussolini vive da esiliato a Pantelleria.

Un uomo di nome Arturo Saragat vive il rimorso di un atto di bullismo che ha commesso in età adolescenziale e che si è concluso molto male. Per superare quel terribile episodio, il protagonista cerca il conforto in un libro che però lo smarrisce ulteriormente. La sua vita è un continuo peregrinare quasi come un personaggio letterario a cui spesso viene affiancato e sembra sovrapporsi alla trama del romanzo che sta leggendo.

Arturo viaggia anche fisicamente senza trovare pace.

Il racconto di un peregrinare fisico e mentale che funge da allegoria del viaggio della vita in cui spesso non troviamo appigli.

Una digressione continua in un mondo letterario fatto di citazioni e riferimenti continui che sembrano creare onde che trasportano il protagonista.

"In Digressione la digressione non è mai un espediente narrativo ma è sempre il cuore della narrazione, è sempre un gesto esistenziale. Digredire è cercare un altro punto di vista, una via d’uscita dal reale, una fessura nella linearità del tempo e della morte."

Digressione di Gian Marco Griffi